L’itinerario di oggi ha coinvolto attraverso emozioni particolari più di 200 passeggeri che partendo dalla stazione di Messina hanno viaggiato su un treno storico fino alla piccola stazione Alcantara lungo la costiera ionica dove si coltiva il particolare Limone Interdonato, Presidio Slow food con caratteristiche di pregio tra le quali spicca la delicatezza di questo agrume rispetto ad un normale limone.
Un tempo dall’Alcantara iniziava la tratta ferroviaria ora dismessa che arrivava a Randazzo, qui la Comunità del cibo di Motta Camastra li ha accolti ed insieme hanno proseguito il tragitto con dei pullman per arrivare alle famose Gole dell’Alcantara, ormai vanto di tutta la Regione nel panorama turistico mondiale. Durante la sosta i passeggeri, dall’alto hanno potuto ammirare il particolare fascino delle pietre laviche scolpite dalle gelide acque; oltre a tutto ciò hanno potuto vedere da vicino delle piante di Noce di Motta Camastra, prodotto d’eccellenza del territorio.
Dopo l’ampia sosta hanno proseguito l’itinerario per Francavilla di Sicilia per visitare il Convento dei frati cappuccini risalente al 1570, dove il custode ha fatto conoscere la storia del convento e dei frati parlando soprattutto delle erbe officinali e oli essenziali con cui i frati preparavano ottimi e salutari infusi.
Al Palazzo Cagnone la comunità Slow food ha effettuato un laboratorio del gusto basato su tre temi, le marmellate della valle Alcantara con una degustazione fatta con del pane di grani antichi; un altro tema è stato l’olio extravergine d’oliva molto rappresentativo per la vallata che rientra nella Dop Valdemone, e per concludere il laboratorio si è parlato della ormai famosa Noce di Motta Camastra con le tre varietà di grande pregio,
la Pacienza di piccole dimensioni, la Curro’ di medie grandi dimensioni e la Panuzzara, la più grande che può raggiungere il peso di 100g, la particolarità di questa Noce è l’altissimo contento di elementi nutrizionali, dove spicca il Selenio, utile per mantenere giovane l’apparato celebrale e prevenire malattie celebrali e cardiovascolari; in questa parte del laboratorio si è fatto degustare un particolare Pane alle noci di Motta Camastra.
L’esperienza dell’itinerario si è conclusa con la presenza di vari produttori locali che attraverso l’esposizione dei loro prodotti hanno dimostrato la ricchezza della vallata, ricca di biodiversità e di elementi paesaggistici e architettonici davvero unici.
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